Slawka G. Scarso

Short stories, poems and the odd travel note // Racconti, poesie, e qualche appunto di viaggio

backstage, Il vino in italia, vigneti e cantine

Bilinguismi, tradizioni e vulcani… ecco il “mio” Vulture

Durante i miei viaggi in giro per Il vino in Italia sono capitata più volte in località che avevano visto arrivare, nel corso dei secoli, popolazioni lontane, magari in fuga. Luoghi dove il bilinguismo si è miracolosamente mantenuto. Certe volte le andavo a cercare di proposito, come nel caso di San Felice del Molise (sede di Cantine Cipressi). In altri casi mi sono “imbattuta” in queste comunità, come quelle arbëreshë (i greco-albanesi),  più a sud, nei ricordi di un passato su un’etichetta in Calabria, o raccogliendo informazioni più approfondite, durante la mia visita sul Vulture.
Il fatto è che da mezza-mezza, come mi definisco io, con quel misto di sangue italiano e polacco, e un pizzico di cultura inglese, utile eredità in una storia familiare di emigrazione politica, quando mi trovo in contesti di bilinguismo, contesti in cui convivono più culture e tradizioni, mi sento a casa. Se a questo si aggiunge la presenza di una zona vulcanica, come sul Vulture, allora potrei direttamente piantare le tende e via.

E così ecco le foto scattate durante la mia tappa lucana, tra Barile, Rionero in Vulture e Melfi. Ho iniziato andando a trovare Elena Fucci, passando da una passeggiata tra i suoi vigneti, a osservare la stratificazione del terreno, eruzione dopo eruzione, a quella per i vicoli di Barile, con ancora le insegne bilingue e le cantine che quando arriva la vendemmia si aprono e si sta tutti in strada a lavorare. E poi di nuovo attorno a uno dei laghetti di Monticchio, con l’abbazia imponente, sopra di noi. Da lì da Cantine del Notaio, da Gerardo Giuratrabocchetti, scoprendo l’influenza che avevano avuto queste comunità sulla viticultura, sull’Aglianico del Vulture, visitando il museo nella sua cantina, che va ben oltre il classico museo di arte contadina che si può trovare in un’azienda vitivinicola – diciamo che è come fare un corso intensivo di antropologia – e infine a Melfi, nella cantina di Sara e Luca Carbone. E’ lì che riposa il loro Aglianico, in corridoi e salette segnate da archi e pareti diversi perché costruiti in epoche differenti. Così, se la parete nella “sala” più ampia mostra gli effetti della natura, con le diverse eruzioni e attività di quiete, nel corso del tempo, anche quello che è stato costruito – e scoperto un po’ per caso da Sara e Luca mentre ripulivano la cantina, mostra la mano dell’uomo, una mano diversa man mano che avanzava la storia di Melfi.

Chiudo con la cantina Carbone un po’ perché è lì che ho chiuso il mio viaggio nella zona dell’Aglianico del Vulture, l’anno passato, un po’ perché è lì che si terrà la prossima presentazione fuori-Roma de Il vino in Italia, durante il Vinix Live! #13, il primissimo al sud, sabato 18 febbraio 2012. Saranno presenti 8 aziende vitivinicole e 4 di prodotti gastronomici, tutte del sud. Con la consueta formula del Vinix Live sarà possibile assaggiare i prodotti ma anche acquistarli sul posto. Oltre a questo, ci sarà una bella sorpresa, di cui posso anticipare solo il titolo Parole itineranti tra le botti, e ancora il Baratto Wine Day e la presentazione del libro. Ah, dimenticavo, la mattina è prevista anche una visita alle aziende del Vulture che parteciperanno all’evento. Insomma, ci sono almeno una quindicina di buoni motivi per venire!

Ed ora ecco le foto, con tanto di didascalie. Quella in alto, invece, è stata scattata dalla terrazza del B&B Casa Laviano, nel centro storico di Melfi.

[nggallery id=7]

2 Comments

  1. stefano

    24th Gennaio 2012 at 10:55 am

    Il Vulture è stata una bella “scoperta” fuori dalle classiche rotte turistiche, offre paesaggi suggestivi, storia e cultura enogastronomica.
    Ma poi vogliamo parlare di Matera?? (anche se un po’ più a sud)

  2. Slawka G. Scarso

    24th Gennaio 2012 at 3:41 pm

    Ciao Stefano! In effetti è una regione ancora tutta da scoprire. Anzi ne approfitto per segnalare questo cortometraggio bellissimo http://vimeo.com/33732441

    Matera invece, lo confesso, ancora mi manca. Ma spero di recuperare presto!

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *