Slawka G. Scarso

Short stories, poems and the odd travel note // Racconti, poesie, e qualche appunto di viaggio

Il Cammino di Santiago con Tessa, Vita con Tessa, Zaino in spalla

In treno col cane – e come ci arrivo sul Cammino?

Sabato mattina ho portato Tessa a fare l’antirabbica, primo passo verso l’ottenimento del passaporto in vista del nostro viaggio a Santiago l’anno prossimo. Poco prima di andare, guarda un po’ le coincidenze, ho letto un articolo sulle difficoltà di viaggiare in treno col cane – a meno che tu non abbia un toy dog, quelli che si tengono in braccio, insomma. Il fatto è che ad oggi, a differenza di altri paesi europei, i treni su cui sono ammessi cani di media taglia come Tessa (che anzi sta ai limiti con la grande taglia) sono i regionali, gli espressi (incluso notte) e gli intercity. Sulle frecce – gli eurostar – i cani non sono ammessi. E con la riduzione del numero di intercity prevista col nuovo orario dei treni che entra in vigore in questi giorni, chi viaggia col cane ha ormai a disposizione praticamente solo treni regionali. Fare un viaggio a lunga percorrenza diventa, in pratica, un vero e proprio pellegrinaggio, un viaggio della speranza.
Fortunatamente quando viaggio per lavoro posso sempre appoggiarmi ai miei genitori, che per di più hanno il giardino quindi per Tessa è un po’ come andare in vacanza. Però mi chiedo, e so di non essere l’unica, come si faccia a pretendere di combattere l’abbandono dei cani se poi viaggiare con un cane è impossibile. Ti dicono che devi usare il treno, dietro al biglietto si complimentano pure per il risparmio di ossido di carbonio che ha comportato la tua scelta, e poi ti ritrovi costretto a prendere l’auto.
E la beffa delle beffe è questa. L’ufficio stampa di Trenitalia, ha dichiarato al Corriere che «Dobbiamo tenere conto delle richieste della nostra clientela. E la maggior parte di chi viaggia sulle Frecce ha espresso il desiderio di non condividere il viaggio con animali». Ecco, io credo che la totalità, e non “la maggior parte” di chi viaggia sulle frecce vorrebbe viaggiare su treni con i bagni puliti. E allora perché, visto che il customer care sembra così attento alle preferenze degli utenti, quando si parla di cani, non si presta ascolto anche a questa richiesta? Perché se spendo 90 euro per andare a Milano devo poi vagare tra i vagoni in cerca di un bagno agibile? Perché, ogni volta che vedo l’omino arancione con scritto “servizio pulizia”, che attraversa i vagoni, mi sento presa in giro?
Dicono che il Cammino di Santiago inizi da casa, appena metti piede fuori dalla porta. L’ho sentito anche quando sono partita le prime due volte, da sola. La prossima volta, con Tessa, credo che sarà ancora più vero, grazie a Trenitalia.

8 Comments

  1. Tiziano

    5th Dicembre 2011 at 12:06 pm

    Un divieto *costa* sempre meno di un’attività in più (che poi la pulizia sia un attività dovuta lasciamo perdere che è meglio). Il resto per me è solo e soltanto una serie di nastrini colorati su qualcosa che a loro conviene e ai clienti no.
    A parte questo, ma non ci sono più i vagoni per gli animali? Non avendone mai avuto bisogno magari li ho inventati di sana pianta nella mia mente, però sui traghetti lo spazio animali domestici l’ho visto quindi immagino anche sui treni…

  2. Slawka G. Scarso

    5th Dicembre 2011 at 2:06 pm

    Ciao Tiziano! No, purtroppo non ci sono vagoni. Ora hanno introdotto i vagoni dove ci deve essere silenzio – ottima idea – ma non ci sono ancora vagoni dove si può salire col cane. E dire che già ammettere i cani a bordo di un solo vagone sarebbe un bel passo in avanti…

  3. Max

    5th Dicembre 2011 at 8:41 pm

    Infatti, attivare un vagone per chi viaggia con animali non sarebbe poi così difficile. Magari con l’arrivo della concorrenza (Montezemolo) Trenitalia si darà una svegliata.

  4. Slawka G. Scarso

    5th Dicembre 2011 at 11:44 pm

    Max, magari! Una bella svegliata ci vorrebbe sul serio…

  5. Lupa

    21st Dicembre 2011 at 1:29 am

    Ho girato in lungo e in largo l’Europa con i miei cani e mi lamentavo della Grecia dove facevano un mucchio di problemi.
    Ora l’Italia è messa pure peggio…..
    Almeno lì nel vagone della posta o dei bagagli ti lasciano ancora salire…..

    Mi stavo informando anche io per fare il cammino con il cane e sono finita sul tuo blog.

    Mi pare di capire che anche in Spagna sia vietato sopra i 6 kg con la differenza che se hai pagato il biglietto al massimo ti danno una multa ma per legge sono obbligati a tenerti su.

    Tu quando pensi di partire? Che sarei felice di fare tesoro della tua esperienza diretta (donna + cane).
    Ma l’ hai già fatto il cammino mi pare di capire o sei solo stata in quelle zone?

    Buona strada!

  6. Slawka G. Scarso

    21st Dicembre 2011 at 6:36 pm

    Ciao Lupa, grazie del messaggio. Sì, anch’io ho letto che sopra i 6 kg al massimo prendi la multa ma non ti fanno scendere. Lavoro permettendo pensavo a maggio-giugno dell’anno prossimo. Quanto al Cammino per conto mio, ne ho già fatti due pezzi, uno nel 2006 e uno nel 2008. Se sei curiosa basta che clicchi nella nuvoletta dei tag qui a destra “Cammino di Santiago 2006” e “Cammino di Santiago 2008”. Se hai qualche dubbio sul Cammino in generale – senza cane – chiedi pure 🙂 Per quanto mi è possibile mi farà piacere aiutarti.

  7. Sara Casapulla

    17th Gennaio 2012 at 1:34 pm

    Io invece ho viaggiato con i miei 2 cani in India (adottati laggiù), senza nessun problema, un lungo viaggio di 40 ore per portarmeli dal sud del paese fino alla capitale. L’unico imperativo è di prenotare un compartimento in prima classe così da non dare fastidio agli altri passeggeri. In italia, come al solito, tutto diventa così difficile…

  8. Slawka G. Scarso

    17th Gennaio 2012 at 1:42 pm

    Ciao Sara, grazie del tuo commento! Anch’io avevo pensato alla soluzione del compartimento – suggerita da una coppia incontrata nel bosco assieme al loro cane – le dritte a volta arrivano per caso… Il fatto è che ora che hanno tolto pure i vagoni letto diventa ancora più complicato ma qualcosa ci inventeremo. Come ho scritto nel post, il Cammino, per ogni pellegrino, inizia direttamente da casa. Così sarà, ancora di più, stavolta.

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