L’ultimo tuo verso, questo
Slawka G. Scarso (aprile 2011)
L’ultimo tuo verso, questo
Le ultime parole spargo
Su queste righe, disperdo
Tra voci sconosciute, urlo
Contro il vento che alza
La voce ancor di più,
E sibila e tuona e grida.
Come semi su questa terra
Spargo parole in fila.
Tornerò ad annaffiarle prima
Di quanto io non voglia
A farle crescere robuste
Con le radici piantate dentro
Me, a farsi largo tra le fessure
Che hai lasciato in questo cuore.
L’ultimo tuo verso, poi basta.
Cosí ripeto ogni volta
Poi zitta, a darmi pacche sulla spalla
Ogni giorno che passa senza
Che io di te scriva. Dieci
Giorni, ottanta, duecentotre
Finché quando meno l’aspetto
Qualcuno ti menziona – allora
L’ultimo tuo verso scrivo
L’ultimo tuo verso, questo.
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