Slawka G. Scarso

Short stories, poems and the odd travel note // Racconti, poesie, e qualche appunto di viaggio

Zaino in spalla

Inferno dantesco e grottesco medievale – solo a Formentera

Dopo essere andate nei locali giusti ma nei giorni sbagliati, abbiamo ricevuto solo dritte per un’unica meta: il 10.7. Così, dopo una tappa al mercatino hippy di La Mola (chi ha una passione per le collane come me sarà più che soddisfatto, anche se di fatto c’è un po’ di tutto), siamo arrivate lì: bagno memorabile, frustata impercettibile di medusa e poi a tentare di far asciugare il costume in tempo per l’aperitivo.

Come usanza c’è chi arriva già docciato, cambiato e truccato, e onestamente qui non vale la regola del “con l’abbronzatura posso pure evitare di truccarmi pesantemente”. Al contrario, etti di ombretti e litri di mascara waterproof (non per l’acqua di mare ma per gli umori umani che impregnano l’aria nella zona bar, quella più ambita), coprono gli occhi del 99% delle ragazze – per il resto alquanto scoperte – mentre ragazzi dai tatuaggi sgraziati si dimenano sui tavoli mostrando pettorali lucidati dagli oli abbronzanti e acconciature stramodellate che non capisci se è questione di salsedine o se finalmente si riprenderà il mercato dei gel modellanti e della lacche fissanti.

Fuori intanto il sole tramonta e si fa buio e l’unica luce è quella dei flash delle macchinette digitali mentre ti ostini ad attraversare la terrazza sovrumana dove stipati come sardine si dimenano quelli che non hanno “preso i tavoli” e ogni tanto qualcuno ti prende per un braccio, fa finta di conoscerti, se riesce ci prova mentre tu sorridi, ti riprendi il tuo braccio e prosegui.

Tutto sommato, meglio andare nei locali giusti ma nei giorni sbagliati. Tanto poi ci si rivede tutti al Bananas…

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