I ragazzi di oggi…
Abbiamo ricominciato a pubblicare gli annunci per cercare nuovi redattori per Il Pendolo. Ogni tanto arriva qualche nuova candidatura interessante, troppo spesso arrivano email di gente che non si prende neppure la briga di leggere quelle due regole che indichiamo, che poi è una regola sola: inviate un articolo prova di 1800 battute (caratteri spazi inclusi). Se andrà bene lo pubblicheremo, insomma, non sarà fatica sprecata. C’è invece chi manda pezzi riciclati, magari scansionati, in file pdf da 2 Megabyte, chi mi gira volantini teatrali che ha scritto di suo pugno, chi mi manda la recensione di una mostra quando basta leggere a caso due articoli di arte per capire che non trattiamo eventi.
Mi consola solo pensare che negli Stati Uniti, dove il fenomeno dei freelance è molto più sviluppato che qui, perchè lì non ti segano le gambe se non hai il tesserino, si confrontano con le stesse problematiche con cui mi scontro io, anche quando pagano gli articoli. Altrimenti non dovrebbero raccomandarsi di leggere un po’ di articoli per farsi un’idea di ciò che la rivista pubblica prima di mandare un pezzo.
Sono in troppi a lamentarsi che non ci sono opportunità per i giovani. E non dico che al Pendolo offriamo la via verso il successo giornalistico, però abbiamo formato, in questi due anni, una bellissima squadra, e ho avuto la fortuna di trovare redattori che riescono a darmi (e a dare a se stessi) delle grandi soddisfazioni. E’ anche per loro, non solo per me, che rompo le scatole e non accetto tutti solo perchè non ci possiamo permettere di pagare nessuno al momento. Perchè se loro hanno contribuito a mantenere alto il livello della pubblicazione, magari venendo incontro alle mie richieste di modifiche o a quelle di Ludovica, allora è giusto continuare a valorizzare il loro lavoro e quello del resto della squadra. Che poi è la missione del Pendolo.
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