La lenta alchimia del benvenuto
Per una nonna, il benvenuto è un fatto di qualità e di quantità insieme. Dalla sua cucina, appena entri, si diffonde il profumo di intingoli e brasati succulenti, di sughi densi riversati su una pasta spessa, gialla di uovo. E i toni delle spezie – un pizzico di cannella, qualche bacca di ginepro – diffusi in ogni dove, fanno capire che quegli intingoli sono in preparazione da giorni. La lenta alchimia del benvenuto.
Così ti siedi a tavola e ti trovi a fare da giocoliere, maneggiando piatti stracolmi di cibo fumante che ti vengono porsi a due a due. Cominci a prendere una cucchiaiata abbondante di ogni cosa, per dare soddisfazione alla cuoca ma soprattutto a te, finché non riempi il piatto. E i fumi delle pietanze e i profumi intensi del cibo ti offuscano i pensieri, e torni indietro a un tempo che non era tuo, in cui il cibo era tutto così. Genuino. Deliziosamente innocuo.
Poi pensi alla tessera della palestra mai usata ed è allora che noti il poco cibo sul piatto della nonna.
“Ma non mangi?” chiedi tu.
“Non ti preoccupare – ho preparato tutto per te. Io sono a dieta – colesterolo, diabete, ce li ho tutti.”
Lo sguardo corre all’arrosto di manzo, alle polpette, alle fettuccine avanzate, ai cinque contorni di cui quattro fritti… Alle torte disposte sulla credenza. Troppo cibo già per due, figuriamoci per una persona sola. Appoggi una mano sulla tasca destra. Il piccolo bozzo ti rassicura e ti viene voglia di accarezzarlo.
“Mai accettare caramelle dagli sconosciuti,” diceva la mamma. “E mai andare dalla nonna senza una bustina di bicarbonato.”
Questo racconto partecipa all’iniziativa di BellamiRacconti di questo mese
Pinot Nero
19th Febbraio 2007 at 1:52 pm…andrà tutto bene sì, ma quanta fatica prima!
Un libro che, letto a 25 anni, ti mette in discussione con la sua delicatezza distruttiva.
Credo che però la chiave sia nelle prime pagine: “…i maestri non crescono sugli alberi…”.
In certi momenti ci vorrebbe qualcuno che ti aiutasse a scegliere la tua via; altrimenti il rischio è proprio quello di dover fare un bel reset.
E incominciare a martellare il tavolino.
P.s.: grazie Slawka per le info sulla Cina e per la prontezza di risposta!
P.p.s.: ti lascio l’indirizzo del mio space. Se hai un momento (anzi un nanosecondo!)…
Slawka G. Scarso
19th Febbraio 2007 at 2:14 pmEhm… forse ti riferivi alla recensione? e io speravo che fosse un commento al mio racconto…
Pinot Nero
19th Febbraio 2007 at 3:52 pm..mannaggia ho fatto un po’ di confusione, si vede che hai aggiornato il blog mentre commentavo il post di prima…
Cmq, cara Slawka, il tuo raccontino è delizioso, nella sua tenera delicatezza.
Lunga vita alle nonne!
P.s.: certo già che c’eri, invece del bicarbonato, una grappina.. 🙂
Fabrizio Rasori
26th Febbraio 2007 at 12:43 amOggi sono stato a pranzo da mia madre e ho pensato al tuo racconto. Purtroppo non ho bicarbonato, questa notte!!!
Slawka G. Scarso
26th Febbraio 2007 at 1:45 amehehe, contenta che tu mi abbia pensato… peccato però per il bicarbonato!
Ciao!