Il pranzo di un’aspirante scrittrice
Ultimamente il mio pranzo lo passo così: sul balconcino con veranda di casa mia, guardando il mare – lontano ma si vede comunque – seduta su una sedia pieghevole di IKEA, tenendo in bilico il mio pranzo, una tazza di tè nero, caldissimo, e un libro. Mentre mi godo i raggi ormai tiepidi del sole riesco a staccare da tutto – grazie anche a un adeguato sottofondo musicale. La settimana scorsa erano i Notturni di Chopin, questa, le melodie indiane di Ravi Shankar.
Atmosfera molto bohemienne, lo ammetto, ma per smorzare i toni mi basta dire cosa sto leggendo: niente di particolarmente profondo, ma puro piacere evasivo – peraltro parecchio divertente – The Jane Austen Book Club.
zop
10th Novembre 2006 at 12:38 pmhey ma che bello qui, non conoscevo! rido leggendo che scrivi racconti che vanno frequentemente a capo… ma la poesia si sa, è l’arte di andare a capo! un saluto. z
Slawka G. Scarso
10th Novembre 2006 at 12:43 pmCiao Zop!
Grazie mille della pronta visita! Ora ti aggiungo tra i miei link!
Besos!
ncesca
15th Novembre 2006 at 11:49 ambello leggere i tuoi pensieri galleggianti in atmosfere lattiginose e rarefatte.
Slawka G. Scarso
15th Novembre 2006 at 11:53 amCiao ncesca!!!
Grazie per la visita! Hai aggiornato il link, VERO??
😉
Besos!