Scampoli di vita, Zaino in spalla
Eccone un’altra
Sono arrivata a Londra ieri, verso l’ora di pranzo. Volo in orario, ma poi all’arrivo ho trovato il caos piu’ completo al controllo passaporti. Non una fila, ma una massa informe di gente e un’ora intera prima che mi controllassero il documento. All’uscita mi attendeva un autista con uno di quei cartelli col cognome scritto sopra. In realta’ non sarebbe neppure servito: con un quadro enorme sotto braccio ero altamente riconoscibile. Ci siamo cosi’ diretti verso Piccadilly, dove dovevo consegnare il quadro per una mostra. Un’altra ora di viaggio con l’autista che parlava appena l’inglese ma che tutto sommato le strade le conosceva. Arrivata a destinazione ho consegnato il quadro e ho proseguito risalendo la Piccadilly in direzione West End.
Negli ultimi tempi mi e’ capitato di fare viaggi da pellegrina o comunque in abiti ultra sportivi. Stavolta no. E la differenza di trattamento ricevuto si e’ vista, fin quasi all’arrivo a casa di mio fratello. In realta’ non ci sono stata subito. Lungo la Piccadilly c’e’ la mia libreria preferita (una di quelle della catena Waterstones) e anche se non avevo acquisti da fare, o almeno cose’ credevo, sono entrata a sbirciare. Il fascino delle librerie multipiano e’ come un fiume in piena, difficile da arginare. Ho cominciato cercando un libro di Coetzee, che non ho ancora mai letto, e poi, sullo stesso piano della sezione “Fiction”, c’era l’area dedicata ai Reference books. Il resto, se fosse un post a se’, si potrebbe intitolare con “Come spendere 50 sterline in libri nel giro di 30 minuti o meno”.
Mi sono avvicinata alla sezione “Writing”, e li’ ho dato ennesima prova della mia dipendenza da libri. Ecco i miei ultimi acquisti:
- First draft in 30 days (di Karen S. Wiesner)
- Description & setting (di ROn ROzelle)
- Beginnings, middles & ends (di Nancy Kress)
- Writing Poetry (di John Whitworth)
Perche’ comprare un libro su come si scrive poesia in inglese? Perche’ no?
Arrivata alla cassa ero piu’ imbarazzata di un accanito lettore di riviste pornografiche. Avessi avuto i soldi, avrei mischiato i miei libri da aspirante scrittrice in mezzo a foto-libri di Justin Timberlake, guide della Lonely Planet e l’ultima guida pocket di Hugh Johnson. Invece no, a testa quasi alta ho dato i libri alla cassiera, che ha lanciatoalla collega uno sguardo in cui si poteva leggere a chiare lettere “Eccone un’altra”.
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