Un vizio come tanti
Seduta sulla poltrona, sollevò con cura il telefono dal tavolino affollato e se lo mise sulle ginocchia.
Alzò la cornetta con la sinistra, lasciandola a mezz’aria assieme ai ricordi delle tante telefonate che aveva fatto in quegli anni. Allungò la destra di nuovo sul tavolino, sfiorò la rubrica scansando un po’ di polvere dalla copertina ma non l’aprì. Per quello che doveva fare non aveva bisogno di ricordarsi nessun numero.
Piuttosto, prese per il collo una bottiglia trasparente che aveva riposto poco prima proprio accanto alla rubrica nella lenta preparazione di quel momento.
Impugnò la bottiglia con la sicurezza di chi quel vizio l’aveva già da anni e spinse il grilletto. Uno spruzzo deciso di liquido bluastro colpì il centro di uno straccio.
Finito con la cornetta, lucidò anche il resto del telefono.
Fabrizio
7th Gennaio 2007 at 3:47 pmeccezionale.
Slawka G. Scarso
7th Gennaio 2007 at 3:57 pmWow, grazie!
Mi fai arrossire! :$
Migratore
13th Gennaio 2007 at 9:30 amDeliziato, veramente… una piccola goccia di sorriso!
Slawka G. Scarso
13th Gennaio 2007 at 5:06 pmGrazie!!!