Più libri, più liberi – il mio resoconto molto personale
Non so quanti volantini del Circolo letterario ho dato, non so quante informazioni ho fornito sulle nostre attività, quante persone ho conosciuto, quanti cataloghi ho raccolto in vista di chissà quale progetto.
So solo che è stato eccezionale.
Finora la “mia” unica fiera era il Vinitaly, ma quella della Piccola e Media editoria aveva, lasciatemelo dire, tutta un’altra poesia. Sì, il vino è splendido, ispirante, ma nelle parole sulla carta si nascondono sogni di altro genere, che partono dal cuore, che mettono a soqquadro l’animo e a repentaglio lo spirito di tantissime persone che continuano a chiedersi, come me, ma sarò davvero bravo? Potrò un giorno io… ?
E intanto Califano presentava il suo Calisutra…
Per il Circolo, la fiera è andata più che bene – questo splendido progetto in cui sono stata inghiottita “mio malgrado” ormai quasi un anno fa ha tutte le premesse per sfondare sul serio – Cristiano in questi giorni ha dato davvero il meglio di sè.
Intanto io mi dividevo, complice la posizione strategica dello stand delle Edizioni Socrates al quale ci appoggiavamo, tra la promozione del Circolo e la fornitura di informazioni di ogni genere. Tra le domande più gettonate:
- scusi, dove è il bagno?
- scusi, lo spazio ragazzi?
- scusi, le scale dove sono?
- scusi, quello che sta dando è il programma della fiera, vero?
Tra tutte queste domande ce n’è stata una che resterà nella storia però: “scusi, mi sa dare un dato statistico sull’afflusso di visitatori alla fiera?”
C’è stata pure una signora che, dopo avermi chiesto di tutto sulla fiera, si è allontanata borbottando e dicendo che non sapevo nulla. Se solo fossi stata una hostess del Palazzo dei Congressi avrei seriamente temuto per il mio posto di lavoro.
Roberto
12th Dicembre 2006 at 6:35 pmTra le tante persone che hai conosciutoalla Fiera ci sono anch’io. Ci siamo dati mille volte i rispettivi volantini, tu quello dell’Associazione culturale, io il segnalibro del mio primo romanzo.
Tanto che alla fine ci bastava uno sguardo e ci veniva da ridere, perchè sapevamo a memoria cosa ci stavamo scambiando.
Non so se ti ricordi, mi chiamo Roberto. Ero allo Stand Sovera a pubblicizzare Giusto un amore, qquel libretto che ho presentato sabato pomeriggio, quando eri tanto indaffarata da non aver nemmeno il tempo di fare una velocissima apparizione.
Stasera ti avevo promesso che sarei venuto all’evento organizzato dall’Associazione culturale di cui fai parte ma purtroppo lavoro. Faccio un lavoro coi turni e non sempre riesco a liberarmi, nemmeno quando cerco di farlo con tutte le mie forse, come stasera.
Mi dispiaceva non esserci. Così ho cercato di contattarti in qualche modo, ma di te non avevo nulla se non il tuo nome, pronunciato fugacemente in un attimo in cui ero appena capace di intendere e di volere. Per l’emozione. Ho pensato di farmi un giro sul sito dell’Associazione, finchè (colpo di genio?) ho immaginato che fossi tra i principali partecipanti, vista l’enfasi con cui ne promuovevi gli eventi. E allora eccoti lì, che sorridi in una foto in bianco e nero. Eccoti che scrivi sul blog e all’improvviso apprendo di te cose che non sapevo. Mi abiti a due passi (sonod i Santa Maria delle Mole!!), hai le mie passioni, hai molte cose in comune con me. E sempre all’improvviso capire come non sia stato casuale l’aver preso in seria considerazione il venire questa sera. Mi ha colpito il tuo modo di proporti, il sentimento, la forza che ci metti in ciò che fai.
Non so se hai preso il mio libro, alla fine. Se così non è stato (non preoccupartene, lo capisco) vorrei potertene dare una copia, mi farebbe piacere che lo leggessi e mi dicessi cosa ne pensi.
Ho letto qualcosa di tuo ed è splendido. Vorrei parlarne, tra l’altro.
A presto,
Roberto
P.S. E cercherò di non mancare più, ai prossimi incontri. 🙂
Roberto
12th Dicembre 2006 at 6:39 pmNon ci posso credere. Nemmeno il tempo di inviarti il commento qui sopra,nemmeno il tempo di farmi un giro sul tuo (bel) blog ed eccomi a fare i conti con un altro pensiero: quest’anno farò il Cammino di Santiago.
E tu l’hai fatto nel 2006…
domenico
25th Gennaio 2007 at 10:41 amCiao Slawca io sono Domenico da anni ormai sono nella ristorazione,ho lavorato in ristoranti ed alberghi di qualsiasi categoria.Sono un cuoco , e studente in enologia all’università della basilicata,trovo molto interessanti le tue notizie su questo bellissimo sito al quale mi sono iscritto. Vorrei se possibile scambiare due chiacchiere con te in quanto avrei intenzione di esporre la mia tesi di laurea proprio sul marketing vitivinicolo. Grazie ciao.
Slawka G. Scarso
25th Gennaio 2007 at 10:44 amCiao Domenico – mi sa che hai sbagliato blog, anche se pure questo è mio. Contattami pure via email, trovi l’indirizzo sia Nanopausa che su Marketingdelvino.it – cercherò per quanto possibile di aiutarti.
Ciao,
Slawka