Il report sbagliato
di Slawka G. Scarso
Trattiene il fiato.
Controlla
Da ogni lato.
Osserva nascosto,
– nessuno lo vede –
A tutto, è disposto,
E intanto si chiede:
“Ma perché
ho sbagliato?
Perché non ho riletto?
Non ho controllato?”
Il capo è preso
Da tutt’altre faccende
Neppure ha compreso
Che tira aria di ammende.
Il report sbagliato
Gli giace a un lato
Da altre carte celato
Non l’ha neppure notato.
Poi il telefono squilla:
È il direttore Scintilla.
Appena il capo esce
L’altro l’occasione ghermisce.
In punta di piedi,
Ecco, lo vedi?
Corre, schiva,
E alla scrivania
Infine arriva.
Il report rimpiazza,
Si gira, si affretta,
E giù a terra stramazza,
In caduta perfetta,
Di quelle che tutti,
Per anni a venire
Dalle risate distrutti
Amerebbero narrare.
La signora Maria
In silenzio da primato
Addetta alla pulizia
La cera ha appena passato.
“Oddio mi scusi”
Con gesti profusi,
Maria giustifica il danno
Dell’inconsapevole inganno
Mentre l’autore cascato
Esce col report errato
Un gomito spezzato
Ma il posto salvato.
Venexiana
2nd Novembre 2006 at 2:18 pmè ok, lascia pure, poi sei stata talmente discreta che non crea nessunissimo problema. Un bacione Manuela
Slawka G. Scarso
2nd Novembre 2006 at 11:54 pmOk, grazie mille. A prestissimo!
Bacibaci,
Slawka