Ode a tre puntini
di Slawka G. Scarso
In fila indiana,
la terzina si insinua
dove è più comodo allo scrittore.
Tre puntini,
Abusati più di un punto esclamativo,
Licenza poetica per chi non ha sufficienti parole,
Bavaglio per chi ha paura di dire troppo.
Ossigeno per chi deve riprendere fiato,
Limbo per chi si ostina a interpretarli
Sperando che fra un punto e l’altro
Siano rimasti in sospeso i pensieri
Che vorrebbe sentirsi dedicare,
Tentando di dimenticare che
Visti di profilo,
Sono colonne portanti di un discorso,
Visti dall’alto,
Nient’altro che tre puntini…
Dicembre 2003
Danuta
8th Gennaio 2010 at 10:05 pmmi ricordi Szymborska! Vi ammiro!
Slawka G. Scarso
9th Gennaio 2010 at 11:31 amDanuta, che complimento mi hai fatto… arrossisco e ringrazio ma non so se me lo merito 🙂