Slawka G. Scarso

Short stories, poems and the odd travel note // Racconti, poesie, e qualche appunto di viaggio

Il Cammino di Santiago con Tessa, Vita con Tessa, Zaino in spalla

La conchiglia di San Giacomo

Di leggende legate al Cammino di Santiago e a San Giacomo in particolare ce ne sono davvero tante. In molti casi i miracoli di San Giacomo sono legati a una conchiglia come quella nella foto, oggi simbolo del Cammino. In particolare, una leggenda narra che quando le spoglie di San Giacomo stavano per arrivare in Galizia, trasportate su una nave, all’avvicinarsi della nave alla costa accadde un incidente. Si stava celebrando un matrimonio e lo sposo, a cavallo, cadde in acqua assieme all’animale e sprofondarono entrambi. Tutti piangevano già la morte dello sposo quando questi e il cavallo riemersero dall’acqua, sollevati da tantissime conchiglie.

Oggi i negozi di souvenir nelle città principali lungo il Cammino le vendono assieme a spille e magliette. Sono molto più grandi di questa e le vedi ciondolare dagli zaini mentre lentamente i pellegrini procedono verso Santiago. La conchiglia, come nel caso del miracolo, protegge il pellegrino – e gli indica pure la via, visto che è diventata poi il simbolo per segnare i sentieri da un capo all’altro della Spagna. Quella nella foto non l’ho acquistata in un negozio di souvenir, l’ho trovata sulla spiaggia di Langosteira dopo essere arrivata a Fisterra il giorno del mio 29esimo compleanno. Da qualche parte avevo letto anche che arrivati a Fisterra i pellegrini scambiavano il loro bastone per una di queste conchiglie trovate sulla spiaggia di Langosteira. Così al posto del bastone riportavano a casa questa (io però il bastone -telescopico- me lo sono riportato a casa).

Alla fine la mia conchiglia, o concha, come si dice in spagnolo, l’ho data a mio cugino Francesco, quando lui è partito per il Cammino qualche tempo dopo. L’altro giorno gli ho chiesto se me la prestava. Il viaggio con Tessa sarà lungo, e ne avremo entrambe bisogno. Non lo considero un amuleto, però, sia ben chiaro. Piuttosto credo abbia valore proprio perché l’ho trovata io stessa, dopo aver percorso a piedi 340 km fino a Fisterra (allora partivo da Astorga), in quella mia prima volta sul Cammino. All’epoca non avrei mai sperato di farcela – non dovevo neppure arrivarci lì, il piano era di arrivare solo fino a Santiago. E invece la conchiglia ora mi ricorda che ce la posso fare. Che tutti noi abbiamo molta più forza di quanto crediamo.
E speriamo che San Giacomo ci protegga lungo la via.

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